Questa pagina vuole essere un omaggio all’artista scledense Gianni Giorio (1957-2000), molto conosciuto ed apprezzato nel territorio.
“Una persona generosa, tanto sensibile, forse troppo, al limite dell’autolesionismo, che non sapeva dire di no ai tanti amici”, così lo ricordò Vasco dopo la sua scomparsa.
“Gianni produceva la sua arte mediante concetti casuali, in grado di cogliere l’attimo fuggente che la memoria gli imprimeva. Come autore viveva per ritrovare in sé stesso il senso della sua esistenza” è il ritratto che aveva fatto di lui Ceola, critico d’arte e amico fraterno.
Un artista totale, completo, con tutte le contraddizioni che una simile scelta può comportare.